Si è conclusa con successo la raccolta fondi per donare un importante strumento all’Unità Operativa di Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna che permetterà di eseguire la diagnosi precoce del Covid-19 e contenere la diffusione del contagio.
L’obiettivo è stato raggiunto grazie a:
Andrea Costato, Marcello Costato, Asd Dolomiti Open, Ruggero Fasanelli, Fondazione Prosolidar Onlus, Alessia Gandolfi, Lorenzo Lena, Ivan Lungarini, Margherita Maccaferri, Pasquale Palumbo, Laura Panicali e Marco Novi, Rita Querzé, Monica Santandrea e Massimo Nunes, Beatrice Savioli, Giuseppe Suriano, Massimo Testori, Lucia Trebbi, Sara Trento, Michela Uberti, Uisp Comitato territoriale di Bologna, Paola Verlicchi, Antonio Vessa, Antonio Zerbinati, Carlotta Zucchini.
A questi si aggiungono undici sostenitori che hanno preferito rimanere anonimi.
Determinante, ai fini del raggiungimento della somma necessaria all’acquisto dell’ecografo, è stato il contributo erogato dalla Fondazione Prosolidar Onlus, già partner di Sportfund per i progetti di inclusione sociale attraverso lo sport, che ha deciso di sostenere con forza l’iniziativa.
L’IMPORTANZA DEGLI ECOGRAFI IN PRONTO SOCCORSO PER CONTENERE LA DIFFUSIONE DEL CONTAGIO
La disponibilità di ecografi in Pronto soccorso è fondamentale, soprattutto in questo difficile momento in cui ogni aiuto al lavoro del personale medico e paramedico, già difficile ma oggi stravolto, permette di gestire al meglio i pazienti apportando le cure più appropriate fin dall’inizio della malattia ed evitando la diffusione ulteriore del virus.
In Pronto soccorso il turn over dei pazienti è elevatissimo: avere una metodica diagnostica non invasiva e priva di effetti collaterali consente di migliorare nettamente le prestazioni.
UNA DIAGNOSI PRECOCE CONTRO IL COVID-19. OGGI COME IN FUTURO
Da tempo si è affermato il concetto che l’ecografia polmonare è sicuramente più sensibile della radiografia del torace standard e raggiunge la sensibilità della tomografia computerizzata ad alta risoluzione nell’identificare varie patologie polmonari tra le quali spicca la sindrome interstiziale, che è il quadro clinico alla base della insufficienza respiratoria grave nei pazienti Covid-19 avanzati.
L’ecografia polmonare effettuata direttamente in Pronto soccorso è quindi di vitale importanza, oggi come in futuro, nella gestione dei pazienti Covid-19 poiché permette anche di individuare rapidamente i pazienti che non hanno ancora sviluppato lesioni polmonari e che possono quindi essere dimessi e gestiti al proprio domicilio.
AGIRE SUBITO, IN SICUREZZA
Con il nuovo strumento, inoltre, si potrà evitare il trasporto del paziente dal Pronto soccorso in radiologia eliminando così le problematiche connesse quali l’esposizione del personale al rischio infettivo, l’esecuzione dell’esame radiologico che sottopone il paziente a radiazioni ionizzanti, la necessità di sanificazione dei locali, il rallentamento del processo di diagnosi e cura in Pronto soccorso e l’aumento dei costi di gestione dei pazienti.
(Testi estratti dalla relazione della Dott.ssa Livia Masi, dirigente Unità Operativa di Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi. Foto: Paolo Righi Policlinico di Sant’Orsola)