Persone e idee

A volte basta una storia per cambiare prospettiva.

I nostri testimonial ispirano persone che, grazie allo sport, mostrano cosa è possibile fare anche partendo da lontano. C’è chi ha raggiunto traguardi importanti, chi è cresciuto con noi e oggi guida altri nel loro percorso.

Non sono modelli da imitare, ma esempi di possibilità.
Perché non serve diventare campioni: basta sapere che una vita piena è possibile, anche nelle difficoltà.

Alberto BenchimolPresidente Sportfund Ets
Maestro di sci e formatore tecnici specializzati nella disabilità.

Lo sport è uno straordinario strumento per promuovere la salute, la crescita individuale e collettiva. Contamina positivamente ogni aspetto della vita sociale e, per questo, abbiamo la ferma intenzione di utilizzarlo per sostenere i processi di pace tra i popoli.

Simone ElmiFondatore e consigliere Sportfund Ets
Guida Alpina, Presidente Ads Dolomiti Open

Mi piace molto l’idea di una montagna non raccontata da un solo protagonista, ma una storia fatta di condivisione e di diversi talenti messi al servizio di tutti. La forza del gruppo è il motore dei nostri progetti, il terreno di gioco dove dare vite alle iniziative è l'ambiente “DoloMitico” e il fine è essere persone migliori.

(Foto Bizzi_Comitato Italiano Paralimpico)

Rosario FicheraGiornalista

Ogni persona è diversa dagli altri, è unica, e proprio questa diversità diventa un valore per tutti, una ricchezza collettiva che permette di raggiungere, insieme, traguardi impensabili. È questo ciò che mi hanno fatto toccare con mano Dolomiti Open e Sportfund con il progetto Brenta Open. Un progetto da cui è nato anche il viaggio a piedi “Dalle Dolomiti all’Etna”, al quale si sono uniti oltre 250 partecipanti, molti dei quali persone con disabilità. Un viaggio lungo l’Italia, di tre mesi, per l’inclusione e la sostenibilità, ricco di emozioni e di incontri, quest’ultimi culminati quasi sempre in un abbraccio spontaneo, sincero e silenzioso, più potente di ogni parola. Abbracci nei quali il suffisso “dis” (non) della parola disabilità si dissolveva e dove le abilità dell’uno si fondavano con quelle dell’altro, facendo diventare le caratteristiche di ogni persona una mia ricchezza.

Kevin FerrariAlpinista e biker

Le opportunità offerte da Sportfund rappresentano un’occasione unica per ampliare i propri orizzonti, uscire dalla propria nicchia e vivere nuove esperienze, sia in montagna che nella vita. Negli anni trascorsi insieme a questa grande famiglia ho avuto l’opportunità di vivere momenti straordinari che mi hanno arricchito profondamente.

(Foto: Filippo Frizzera)

Nicolle BoroniAlpinista

Quando realizzi di essere unico, che nessuno possiede la tua stessa luce, la tua forza e la tua determinazione, capisci quanto sei irripetibile.
Non vorrei cambiare nulla di ciò che mi è successo, perché non avrei mai avuto la possibilità di abbracciare e stringere a me così tante persone se avessi entrambe le mani. Assieme a Sportfund vorrei fare del mio messaggio un inno alla diversità.

(Foto Filippo Frizzera)

Gianluigi RosaCapitano Nazionale italiana Para Ice Hockey, alpinista

I progetti di Sportfund sono un esempio di come lo sport possa essere un potente strumento di inclusione. La montagna, con la sua bellezza e le sue sfide, offre un'opportunità unica per abbattere le barriere e promuovere la partecipazione di tutti, indipendentemente dalle abilità fisiche o dalle esperienze precedenti: quando un individuo si sente valorizzato e supportato, può dare il meglio di sé. Questo non solo arricchisce l'esperienza di chi partecipa, ma rende la montagna un'esperienza condivisa e gratificante per tutti.

(Foto Filippo Frizzera)

Martina CaironiCampionessa paralimpica.
Legacy specialist @MilanoCortina2026

Ho incontrato il team di Sportfund qualche anno fa e subito mi sono innamorata dei loro progetti.
Ho toccato con mano il lavoro che quotidianamente fanno per permettere alle persone con disabilità di vivere in un mondo più inclusivo: dalla sensibilizzazione attraverso convegni ad attività sportive e persino fumetti per bambini in cui si mostra la diversità come parte integrante ed arricchente della nostra società. Per me è un piacere supportarli perché condividiamo gli stessi valori, la stessa necessità di combattere pregiudizi e costruire un futuro migliore.

(Foto Bizzi_Comitato Italiano Paralimpico)

Francesco BaldiAplinista

Brenta Open per me è stato un punto di svolta. Dopo l’amputazione della gamba mi ha permesso di riaprirmi alla montagna: un traguardo che avevo sempre vissuto come faticoso ma che può essere un mezzo di scoperta e crescita, non solo personale ma per la collettività. Finora avevo affrontato ogni riconquista da solo, con le mie forze, quasi in lotta con me stesso. Al contrario, ho capito il potere della condivisione. Le sfide che pensavo fossero personali sono spesso sfide comuni, anche se si chiamano con nomi diversi. In Sportfund ho trovato una famiglia, dove la diversità è un valore aggiunto e la montagna un’occasione per riscoprirsi. È stato un modo per mettermi in gioco e far sì che la mia storia, intrecciata con tante altre, potesse essere di significato per molti.
Brenta open è il simbolo di come la parola “inclusione” possa portare un gruppo unito attraverso qualsiasi percorso.

Michele SelvaMusicista e alpinista

La musica è il grande collante, il filo rosso di Brenta open perché è un linguaggio espressivo che non conosce barriere. Non solo perché supera gli ostacoli, ma ignora i confini: li oltrepassa. Così come supera gli ostacoli e le barriere naturali e fisiche. La musica può essere eseguita e fruita da tutti. Ognuno può applicarvi la propria sensibilità e i propri contenuti, facendo della musica uno strumento per sublimare le proprie difficoltà e la propria individualità